domenica 31 maggio 2015

Lessons one: LA COMPOSTIERA

Sollevato è meglio!

video istruttivo per costruire una compostiere tale da servire come "negozio di alimentari" per i nostri lombrichi





giovedì 21 maggio 2015

LA PRIMA CASA E' PRONTA

La nostra avventura nel mondo del concime naturale e biologico sta per partire a tutti gli effetti. 

Con pochi euro siamo partiti. Dopo aver comprato 64 blocchi di cemento ed ipotizzato una forma da dare al piccolo "recinto" ci siamo recanti sul posto e l'abbiamo fatto! Si ora siamo davvero pronti, la prima lettiera per i "red worm" è FATTA! Nei prossimi giorni calendarizzeremo i compiti e le cose da fare dopo che avremo sistemato i lombrichi nella loro nuova casa: raccolta dell'umido, rete di protezione per evitare che gli uccelli si divorino i nostri "creatori" di Humus, innaffiamento del terreno ecc.

La strada è ancora lunga ma l'entusiasmo ci consentirà di continuare e di affrontare ogni nuova salita che il destino ci riserverà. (Ihope)





lunedì 18 maggio 2015

INDIVIDUAZIONE TERRENO

 Eravamo in quattro ed abbiamo trovato il posto dove costruire la prima lettiera.

Abbiamo scelto di cominciare l'esperimento nella nostra proprietà agricola nei pressi della contrada Santa Barbara a Scalea. Ci siamo dati due settimane di tempo per la realizzazione dell'impianto numero uno. La speranza è quella di comprare entro il primo giugno la prima partita di lombrichi, i fantastici red worm della California per iniziare la coltura e partire con la produzione di humus. Costruiremo uno spazio di circa 5 mq con dei blocchi di cemento e un rivestimento di plastica per evitare che i lombrichi fuoriuscano dalla lettiera. Domani comprerò il necessario per poter iniziare a realizzare la futura casa dei nostri vermiciattoli: blocchi di cemento, telo di plastica, ecc. La settimana prossima dovrebbero arrivare i lombrichi che acquisteremo online dalla ditta Compagnoni. Insomma ci siamo quasi!!!

giovedì 14 maggio 2015

VIAGGIO ESPLORATIVO A MARZI

Giornata importate quella di oggi
Ore 7.00 sveglia, trenta minuti dopo già in viaggio verso Marzi, si oggi abbiamo visto per la prima volta un allevamento di lombrichi rossi californiani.
Dopo una decina di giorni di ricerche, ragionamenti, email e preventivi io, Michele, Giovanni, Bruno, Francesco e Raffaele ci siamo recati in questo paesello vicino Cosenza dove sapevamo che il sindaco aveva risolto il problema del riciclo e smaltimento dell'umido grazie all'allevamento di lombrichi.
Alle 10.00 eravamo già lì, ad accoglierci il vicesindaco Luigi che molto cortesemente ci da il benvenuto e ci accenna il loro progetto. Dopo qualche minuto facciamo la conoscenza di Alberto l'addetto che si occupa direttamente dell'impianto, il quale ci accompagna sul  posto e ci illustra tutto quanto c'è da sapere per iniziare ad avvicinarsi a questa stupenda e meravigliosa materia della "lombricoltura".

La prima impressione è stata quella di entrare in un recinto di maiali per il forte odore che l'umido rilasciava nell'aria. L'impianto era in fase d'ingrandimento alcuni operai stavano costruendo nuove lettiere. 
Le nostre domande hanno inondato alberto il quale con molta competenza ci ha erudito su ogni cosa: tempi, quantità di cibo, usanze dei lombrichi ecc.

dopo aver osservato da vicino i misteriosi e straordinari animaletti siamo andati al municipio di Marzi dove il sindaco e un assessore del quale non ricordo il nome ci hanno ricevuto con professionalità e tantissima disponibilità. Con loro abbiamo parlato dei lombrichi a 360°. Tempi di vita, costituzione dell'animale, abitudini dei "vermicciattoli" ecc, insomma il sindaco è un vero esperto in materia.  Alla fine ci siamo salutati e siamo tornati a casa con la testa piena di dubbi ma con una certezza: entro massimo una settimana avremo i nostri lombrichi!

Grazie amici di Marzi a presto!!!

venerdì 8 maggio 2015

L'AGRICOLTURA CHIMICA E' IN PERDITA...

L'agricoltura chimica è in perdita, ma il Governo continua a investire sui pesticidi.
fonte www.lipu.it

Nel 2013 l’agricoltura convenzionale ha perso il 4% di occupazione e di reddito aziendale. Nello stesso periodo, secondo i dati del rapporto INEA sullo stato dell’agricoltura presentato alla fine del 2014, sono aumentati drammaticamente i costi di produzione per l’uso di concimi (+8,8%) e pesticidi (+2,3%). La chimica non aiuta il reddito degli agricoltori ma il governo italiano si limita a programmare un 'uso sostenibile' dei pesticidi invece che puntare sull'alternativa biologica. A denunciarlo è il Tavolo contro i pesticidi, di cui fanno parte 16 associazioni nazionali ambientaliste e dell'agricoltura biologica, in occasione del convegno che si tiene oggi al Cnr sul Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari coordinamento, ricerca e innovazione, a cui partecipano rappresentati di tutti i ministeri interessati.

“L’attuale impostazione del Piano di Azione Nazionale – dice la portavoce delle associazioni Maria Grazia Mammuccini - consente ai Programmi di Sviluppo Rurale di considerare sullo stesso piano l’agricoltura biologica, quella integrata e altri metodi come quello conservativo, che fanno uso di prodotti chimici di sintesi. Insomma si investono soldi pubblici per finanziare pratiche che fanno uso massiccio di pesticidi probabilmente cancerogeni per l’uomo, come il glifosato. Un’azione inammissibile".
"Con queste premesse, il Piano nazionale fa si che la quasi totalità delle risorse dei Programmi di Sviluppo Rurale destinate ad assistenza tecnica e formazione vengano assorbite per la formazione dei produttori e di tutte le maestranze sempre e principalmente sull’uso sostenibile di potenziali cancerogeni. Certificati di abilitazione per utilizzatori, distributori e consulenti, patentini e riconoscimenti vari appesantiranno ancora di più la burocrazia che grava sugli agricoltori. Così - continua la portavoce del Tavolo – rischiamo che non ci sia nessuna risorsa a disposizione per sostenere la conversione verso il biologico e il biodinamico che non fanno uso di pesticidi, aumentano il reddito degli agricoltori e creano maggiore occupazione per i giovani”.


Il nostro Paese è - secondo un rapporto dell’Ispra del febbraio 2015 – è il maggiore consumatore tra quelli dell’Europa occidentale di pesticidi per unità di superficie coltivata, con valori doppi rispetto a quelli della Francia e della Germania. Molto alto anche il numero delle sostanze di cui si trovano importanti tracce nelle acque: 175 tipologie di pesticidi nel 2012 a fronte dei 166 del 2010 e di 118 del biennio 2007-2008. E le sostanze che più spesso hanno determinato il superamento sono il glifosato e i suoi metaboliti, il metolaclor, il triciclazolo, l’oxadiazon, la terbutilazina. Per quanto riguarda il glifofosato, le associazioni tornano a chiedere al governo di mettere al bando il pericoloso pesticida dichiarato “probabile cancerogeno” per l’uomo dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), solo poche settimane fa.


Del Tavolo fanno parte: Aiab, Associazione per l'Agricoltura Biodinamica, FAI, Federbio, Firab, Italia Nostra, ISDE – Medici per l’ambiente, Legambiente, Lipu, PAN Italia, Slowfood, Terra Nuova, Touring Club Italiano, Associazione Pro Natura, SIEP, UpBio, WWF.
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